Per chiudere l’ultimo manicomio giudiziario: diario del viaggio di stopOPG in Sicilia.

La conferenza al Senato

Il comitato nazionale di stopOPG, accompagnato da quello regionale, è stato impegnato per due giorni con una mobilitazione in Sicilia, venerdì 10 e sabato 11 febbraio, per visitare e soprattutto rivendicare l’immediata chiusura dell’ultimo Ospedale Psichiatrico Giudiziario ancora aperto, quello di Barcellona Pozzo di Gotto, dove sono ancora internate 13 persone. Nell’occasione, stopOPG ha anche visitato le due REMS siciliane, di Naso e di Caltagirone, incontrando gli operatori e i pazienti che vi sono detenuti, che ringraziamo per l’accoglienza.

L’iniziativa, come speravamo, si è rivelata decisiva per sbloccare la situazione. C’è stata infatti una brusca accelerazione: il direttore dell’OPG e il responsabile per la Regione Sicilia del superamento degli OPG (delegato dall’Assessore regionale alla Salute) - con cui ci siamo confrontati in riunione e poi anche in un affollato dibattito pubblico a Caltagirone -  hanno dichiarato che, grazie ad un accordo con la magistratura di sorveglianza, entro questa settimana nove persone con misura di sicurezza definitiva saranno dimesse e accolte in strutture assistenziali. Restano così solo quattro persone da dimettere, con misura di sicurezza provvisoria, per le quali è stata presentata, dai sanitari alla magistratura, richiesta di autorizzare l’accoglienza in comunità terapeutiche. Sappiamo che il commissario ad acta Franco Corleone continua il suo impegno per la definitiva chiusura anche di questo OPG. 

Ci aspettiamo dunque in queste ore scelte coerenti da parte di Regione Sicilia e magistratura. Con la chiusura di Barcellona Pozzo di Gotto, finisce la storia dei sei OPG italiani, l’ultimo baluardo manicomiale rimasto attivo anche dopo la riforma Basaglia. Ora possiamo aprire una nuova fase, assegnando alle Rems un ruolo utile ma residuale, e puntando decisamente al potenziamento dei servizi di salute mentale e del welfare locale, costruendo così concrete alternative alla logica manicomiale, per affermare il diritto alla salute mentale e alla piena e responsabile cittadinanza per tutte le persone, senza distinzione, come vuole la nostra Costituzione.

p. stopOPG nazionale: Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Maria Grazia Giannichedda

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