Dopo i tagli, le misure sull’appropriatezza: presentate dal Ministro Lorenzin ai sindacati medici. Le prime reazioni …

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha incontrato (il 4 agosto) i sindacati medici sulla recente manovra sanità e sulle nuove norme sull'appropriatezza e la responsabilità del medico. Sono state presentate le linee per il Decreto sull’appropriatezza, previsto entro 30 giorni dalla Legge che ha convertito il DL 78/2015: leggi il documento.

Sulla norma che prevede che le prestazioni inappropriate siano a carico dei cittadini e sanzioni sui medici che dovessero prescriverle si sono scatenate polemiche.

Ministro Lorenzin: “Il medico deve essere messo in condizione di fare il proprio dovere, e allo stesso tempo il cittadino deve essere informato, nessuno impedisce quando c'è un sospetto di fare esami diagnostici, stiamo parlando di eccessi di prescrizioni soprattutto nella diagnostica per immagini (… ) noi vogliamo mettere i medici nella condizione di poter dire ai pazienti che è inutile chiedere certe prescrizioni …LEGGI TUTTO

FP CGIL Medici: Incontro con la Lorenzin su tagli in sanità, appropriatezza e medicina difensiva … i fatti la smentiscono

Anaoo: Non rientra nei compiti della politica definire i criteri dell'appropriatezza professionale

Tribunale Diritti del Malato-Cittadinanzattiva:  per i cittadini la vera inappropriatezza sono le liste di attesa infinite e la necessita di ricorrere al privato o all'intramoenia

Fimmg: Non ci piace l’mpianto sanzionatorio della norma ma apprezziamo impegno Ministro

Sumai, Assoprof: “Norme dovranno essere precise, chiare e condivise con i medici” 

Cisl Medici: bene impegno Ministro

CGIL: non è accettabile “scaricare” sul cittadino la responsabilità - e quindi il costo - circa l’appropriatezza della prestazione. L’obiettivo di rendere appropriate le prestazioni del SSN è necessario, tuttavia si tratta di un operazione delicatissima, che riguarda “il perimetro” di copertura dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per i cittadini. Pertanto deve essere trattata, già nella fase di predisposizione del Decreto Ministeriale, con la massima trasparenza e il confronto anche con le forze sociali. Inoltre non è accettabile “scaricare” sul cittadino la responsabilità - e quindi il costo - circa l’appropriatezza della prestazione. La norma in questo senso deve essere meglio precisata a tutela del cittadino, come accade per alcune condizioni di erogabilità già attive per diverse prestazioni dei LEA. Ad esempio, bisogna definire che si tratta di prestazioni “ad alto rischio di inappropriatezzza” e si deve utilizzare la formula: “tali prestazioni non possono essere poste a carico del SSN”, anziché “sono poste a carico dell’assistito” …LEGGI COMMENTO CGIL ALLA LEGGE


 
 

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