Sicurezza
dei farmaci: gli aggiornamenti della Rete Nazionale di Farmacovigilanza e del
PRAC sulle segnalazioni di sospette reazioni avverse
Disponibili i dati relativi al primo semestre 2013 sui
segnali di farmacovigilanza, nonché la lista delle
raccomandazioni espresse dal Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea dei
Medicinali.
Sono stati pubblicati nella sezione dedicata alla
sicurezza dei medicinali i segnali emersi
dall’analisi delle schede di segnalazione di sospette reazioni avverse inserite
nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RFN) dell’AIFA nel primo semestre del
2013. Si tratta di casi registrati per tre farmaci: Allopurinolo, Ketorolac e
Macrogol
Nello specifico, per quanto concerne l’Allopurinolo
impiegato nella gotta articolare, sono stati riscontrati 2 casi di possibile
associazione con la rabdomiolisi, una condizione molto rara in cui un grave
danno muscolare causa il rilascio nel sangue di un pigmento tossico, la
mioglobina, che accumulandosi può essere causa di insufficienza renale. La
rabdomiolisi non è riportata negli stampati dei medicinali contenenti
allopurinolo e il segnale che emerge dai dati della RNF e di letteratura appare
debole. La possibile associazione tra rabdomiolisi e allopurinolo è comunque
supportata dai casi riportati nella banca dati dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità e di Eudravigilance. Risulta quindi importante
una maggiore informazione rivolta ai medici e agli operatori sanitari sul
possibile aumento del rischio di insorgenza di danni a carico dell’apparato
muscolo-scheletrico in seguito ad assunzione di Allopurinolo
Per il Ketorolac, invece, che è un Farmaco
Antinfiammatorio Non Steroideo (FANS) usato come analgesico, antipiretico ed
antiflogistico, le reazioni avverse segnalate sono state 874 ed hanno
riguardato in particolare casi di ulcera gastrointestinale e orticaria/eritema
(più di 100 segnalazioni), insufficienza renale (più di 30), shock anafilattico
e danno epatico. A commento di questi dati si evince un largo impiego di ketorolac
per un tempo superiore a quello raccomandato, con un aumento di rischio di
reazioni avverse anche gravi. Gli effetti avversi correlati all’uso di
ketorolac possono essere attenuati se il medicinale è somministrato alla minima
dose efficace e per il minor tempo possibile per ottenere l’effetto analgesico,
in linea con le raccomandazioni di EMA e della stessa AIFA. L’uso prolungato o
comunque off-label (ovvero fuori dalle indicazioni autorizzate) può causare
reazioni avverse più gravi, di cui il medico prescrittore dovrebbe essere
consapevole
Infine, nel caso del lassativo Macrogol, si è registrato
un solo evento avverso relativo all’insorgenza di rigetto di
trapianto di rene per interazione con la ciclosporina, risoltosi con la
sospensione di quest’ultimo medicinale
In generale, le segnalazioni di sospette reazioni avverse
riportate nella RNF per l’anno 2013 hanno visto un incremento importante: per
la prima volta, infatti, il tasso di segnalazione per milione di abitanti è
risultato maggiore in Italia rispetto al Regno Unito e aumentano anche le
Regioni “virtuose” che inseriscono segnali nella rete. A questo proposito,
l’AIFA ha aggiornato il documento di domande e risposte dedicato ai Responsabili di Farmacovigilanza contenente informazioni pratiche su
come effettuare le segnalazioni, anche alla luce della recente legislazione di Farmacovigilanza che introduce cambiamenti in tal
senso.
Non da ultimo, è disponibile nella sezione Sicurezza del
Portale AIFA il link alla lista delle raccomandazioni di
sicurezza espresse dal Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea dei
Medicinali, aggiornate mensilmente a seguito delle riunioni del Comitato per i
Medicinali ad uso Umano (CHMP) dell’EMA e del Coordination group for Mutual
recognition and Decentralised procedures – human (CMDh) della rete dei Capi
Agenzia.
L’AIFA raccomanda agli operatori sanitari e ai cittadini
di segnalare sempre le sospette reazioni avverse ai farmaci tramite le apposite
schede pubblicate sul proprio Portale (scheda segnalazione operatori
sanitari; scheda segnalazione cittadini)
così da contribuire alla rilevazione tempestiva di potenziali segnali di
allarme relativi all’uso dei farmaci disponibili sul territorio nazionale e
tutelare la salute di tutti.
Fonte: AIFA
3.01.2013