Droghe, la politica faccia le sue scelte. 

Dopo la denuncia "Droghe: la Relazione scomparsa", sei reti dei servizi scrivono alle istituzioni. 

Politiche antidroga orfane di una delega (che non sia il presidente del Consiglio), una Conferenza nazionale sulle droghe attesa da anni e nel frattempo un mondo, quello delle dipendenze, che cambia anno dopo anno. Quella dell'assenza delle istituzioni su di un tema spinoso come quello della tossicodipendenza è storia vecchia, ormai, così come gli appelli di chi si occupa di questi temi. Tuttavia, nonostante da mesi si ripeta il solito refrain, dal dopo Giovanardi-Serpelloni è silenzio assoluto. A muovere le acque ci hanno provato quelli del coordinamento Intercear, il coordinamento nazionale dei coordinamenti degli enti autorizzati e accreditati, che dopo aver inviato una lettera al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lanciano un appello sottoscritto anche da Fict, Cnca, FederserD, Sitd e Acudipa oltre che al presidente del Consiglio, anche al ministero della Sanità, all'Istruzione, alle due aule del Parlamento, al presidente della commissione sanità al Senato, a quello della commissione affari sociali alla Camera e al presidente della conferenza Stato Regioni. La questione cruciale è "porre nuovamente al centro del dibattito il tema delle dipendenze e del sistema di prevenzione, cura e riabilitazione". Un documento, spiega Umberto Paioletti, presidente di Intercear, "scaturito da un incontro in Senato con la presidente della Commissione sanità del Senato, il senatore Lumia, perché insieme alle altre reti nazionali abbiamo cercato di riportare l'attenzione della politica e delle istituzioni sul tema, a nostro giudizio molto trascurato, delle dipendenze, sia formulando delle richieste di attenzione ma anche entrando nel merito". … LEGGI TUTTO SU CNCA


 
 

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