Foto: Humanitas Anziani e studenti in casa di riposo: esperimento (riuscito) di convivenza

Per fronteggiare solitudine degli anziani e carenza di camere per gli studenti, una casa di cura vicino Amsterdam ha offerto alloggio gratuito in cambio di volontariato. Un’esperienza che ha trasformato la struttura in un "luogo in cui si vuole vivere"

Invecchiare non è facile e vivere in una casa di riposo, spesso senza il supporto dei propri familiari, diventa ancor più difficile. Come si può guardare a quella parte di futuro che resta, come attraversarla e soprattutto come far fronte alla solitudine, uno degli scogli più grandi da superare durante la terza età? Altra domanda: le strutture residenziali, oltre a fornire un’adeguata assistenza socio-sanitaria, quale valore aggiunto possono offrire ai propri ospiti? Una possibile risposta ha provato a darla con originalità e intelligenza una struttura per anziani situata nei Paesi Bassi. 

L’iniziativa ha un sapore del tutto particolare ed è nata in Olanda, esattamente a Deventer, vicino Amsterdam, dove il “Care CenterHumanitas” ha avviato un progetto che tenta di rispondere a problemi differenti con un’unica semplice soluzione, far vivere insieme due generazioni, quella degli anziani che si sentivano soli e quella dei giovani studenti che avevano difficoltà a trovare camere in affitto a prezzi accessibili. L’esperienza è stata raccontata nel documentario  “My 93-year-old Flatmate”. Se si considera che Amsterdam nel 2014 era a corto di 9 mila camere per gli studenti e che due anni prima il governo olandese aveva tagliato i finanziamenti per la cura delle persone con più di 80 anni, si capisce meglio lo scopo del progetto. Nella struttura assistenziale i ragazzi ci vivono dal 2012, in cambio di un alloggio gratuito si sono impegnati per 30 ore di lavoro volontario al mese

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